lunedì 31 ottobre 2016

Terremoto

Salve a tutti, sparuti lettori, volevo solo sfogare qui e non in chat e non al telefono, solo qui le mie riflessioni sulle paure che possono attanagliarci quando accadono avvenimenti imprevisti. Sono avvenimenti questi come la scossa di Domenica mattina che ci fanno capire che, come dice la mia cara amica avanti con l'età "ricordati che siamo un niente".
E' proprio così che mi sono sentita mentre cercavo di radunare la famiglia, ancora assonnata o in giro per la casa a fare le cose che si fanno nei giorni di vacanza. Dicevo mi sono sentita impotente non tanto nei miei confronti, quanto nei confronti delle bambine. Ci sono voluti bei minuti per capire che una di loro non era a letto, ma al bagno, ci sono voluti altri tanti, troppi minuti per vestirci e catapultarci fuori di casa. Ti rendi conto che non puoi fare niente, che puoi razionalizzare e studiare soluzioni, ma di fronte all'inevitabile devi alzare le mani.
La cosa che mi ha però stupita ancora di più è che non è uscito nessuno di casa insieme a noi, che al bar al centro del parco, dove eravamo andati per stare più tranquilli almeno per un paio d'ore, non c'era nessuno, solo una famiglia con tre bimbi piccoli terrorizzata quanto basta, proprio come noi.
Nulla da discutere od obiettare, ognuno ha una propria personalissima reazione, ma quanto siamo diversi anche in queste circostanze!!!

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