martedì 30 agosto 2011

Mamma, lo sai che è bello giocale senza giocattoli, è più diveltente!

La mia piccola ha esordito così dopo una manciata di giorni in cui eravamo immersi nella vita del piccolo paese.
Mia figlia grande dice invece che questa vacanza le è piaciuta più del campeggio, e vi assicuro che è una grande conquista perchè lei il campeggio come tutti i bambini, lo adora.

Per quel che riguarda me non posso affermare che sia la vacanza più bella che abbia mai trascorso (si dice trascorrere una vacanza? forse no, ma da l'idea!), perchè ogni vacanza mi è piaciuta a modo suo, ma sicuramente quella più vicina allo stile di vita che mi sarebbe piaciuto condurre.






Lavare i panni alla fonte e non per vezzo, ogni volta che siamo andati a prendere l'acqua c'era qualche signora con il bucato "grosso" a lavare e insaponare, chiacchierare con le compagne di bucato e...rinfrescarsi.


Da quando l'abbiamo fatto anche noi per le bimbe non c'era altro che dire "quando andiamo alla fonte a lavare i panni? Mamma questo è sporco, mettiamolo a lavare!" e per noi è stato un gran sollievo andare a rinfrescarci in quelle acque ghiacciate e limpide in questi giorni di afa esagerata.

Vi svelo una curiosità, è stato anche per questa fonte che ci siamo innamorati del piccolo paese e che abbiamo deciso di imbarcarci in questa avventura, perchè la prima volta che siamo andati a vedere uno dei ruderi in vendita nei dintorni, siamo passati proprio vicino alla fonte e io non credevo ai miei occhi nel vedere fare il bucato come una volta.


Girare per sagre e feste e incontrare spesso gli stessi bambini e persone del paese ha dato un senso di familiarità a questi posti, ce li ha fatti sentire un pò più nostri anche se non ci siamo cresciuti. Le bimbe poi si perdevano nella folla senza i timori che avrei avuto da qualsiasi altra parte.

Mamma, io voglio lo zucchero filato. No amore non è zucchero filato, ma lana delle pecorelle che vedi sempre.















Mandare ogni giorno le bambine a fare la spesa da sole all'alimentari sotto casa è qualcosa che credo non abbia prezzo a livello di crescita nell'autonomia e sicurezza.



A differenza della vacanza in campeggio non c'è mai stato nulla di organizzato da animatori o che so io, ma i giochi che hanno fatto con gli altri bimbi sono sempre stati spontanei e divertenti, la baby dance è stata sostituita da organetti, fisarmoniche e chi più ne ha più ne metta che suonavano a tutto spiano fino a notte tarda e balli improvvisati di grandi e piccoli.


Insomma mi ha ricordato tanto la vacanza fatta in francia e le feste vissute lì a differenza che ora possiamo far parte di questa comunità e viverla tutto l'anno.

Difatti la partenza per Roma mi è sembrata molto meno traumatica per il fatto di sapere che sarei tornata di lì a pochi giorni.

A presto piccolo paese!

2 commenti:

estrellazul ha detto...

sono molto contenta che tu abbia trovato un posto come volevi, mi ricordo quando ne parlavamo della bellezza di sentirsi parte di una comunità, che ti dà appoggio e sicurezza. un abbraccio

Heidi ha detto...

non so se sarà sempre così, ma la percezione che ho avuto fin dall'inizio di questi posti è stata sempre positiva e rasserenante a differenza di altri che a parità di natura rigogliosa e vecchi paesini arroccati mi lasciava un senso di angoscia dentro, anche l'umbria pensa tu!